Teramo calcio & stadio. Adesso interviene il sindaco. Iachini spiega le cifre: "Non posso pagare per accollarmi solo debiti". Campitelli piange e chiama la politica, i tifosi sotto al Comune

TERAMO – La trattativa per la cessione contemporanesa delle quote della Teramo Calcio e della gestione dello stadio Bonolis, segna un deciso rallentamenti, anche se le ‘diplomazie’ stanno lavorando dietro le quinte per tentare di disincagliare la nave biancorossa dalle secche in cui è finita ieri pomeriggio dopo la rottura nel’incontro tra gli imprenditori Sabatino Cantagalli e Franco Iachini. In mattinata quest’ultimo ha parlato (guarda la conferenza stampa cliccando qui) incontrando la stampa nella sua azienda, ieri sera c’era stata la nota del titolare della Appalti Cantagalli, nel pomeriggio lo farà allo stadio Bonolis anche il presidente Luciano Campitelli ma si tratterà ancora di versioni diverse della stessa questione. Per questo più importanza la riveste la convocazione che finalmente il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha fatto oggi: sia Iachini, che Campitelli che Cantagalli sono stati invitati ad un incontro nella sede comunale alle 17:30. Come più volte sollecitato anche da noi di emmelle.it, il primo cittadino vuole far sentire il suo peso di ‘proprietario’ sia della squadra di calcio che dell’impianto sportivo e dunque tentare di stimolare i tre attori – in particolare Iachin e Cantagalli – a trovare la quadra per sbloccare la situazione e aprire scenari interessanti e importanti per la società calcistica cittadina. Lo dice anche il sindaco: "Lo scopo è di facilitare il buon esito della trattativa e porsi quindi in una posizione di mediazione per tutelare innanzitutto gli interessi della comunità teramana. Lo stallo in cui al momento versa la situazione desta preoccupazione, sia per gli aspetti connessi alla gestione dell’impianto sia per l’effetto che la prosecuzione o meno dell’attività della principale società calcistica teramana potrebbe avere sul tessuto collettivo".
"La città attende e spera in un esito positivo delle trattative – aggiunge D’Alberto – e pertanto auspico che le parti, le quali hanno finora dimostrato sensibilità e volontà di individuare una intesa, possano trovare l’accordo che tuteli i legittimi interessi privati e al tempo stesso salvaguardi l’interesse più alto e diffuso, che è appunto quello della comunità".
La conferenza stampa di Iachini. L’imprenditore teramano, non tralasciando spunti critici e qualche polemica sui comportamenti, ha ripercorso la strada che ha portato all’incontro di ieri sera con Sabatino Cantagalli, gestor dello stadio, chiarendo diversi aspetti. A cominciare dal fatto che la richiesta della gestione dello stadio Bonolis sia stata avanzata immediatamente al primo tavolo di trattativa dove Cantagalli era rappesentato dal consulente Marco Fraticelli, il quale ha messo a disposzione i bilanci della gestione del Bonolis da subito e che sono stati utili per redigere una offerta ‘attualizzata’ ai restanti anni (17) di gestione che restano. Ha tenuto a sottolineare che, contrariamente a quanto si voglia far credere, lo stadio pesserebbe nella proprietà della Teramo calcio, in modo da garantire un suo pieno utilizzo anche in caso di cambiio di proprietà della società. Quanto alle cifre, le note dolenti. Sul fronte Teramo calcio il debito di quasi 4 milioni di euro sarebbe stato ripartito tra Campitelli e Iachini, con un esborso da parte di quest’ultimo di 2,3 milioni di euro, oltre alle competenze di iscrizione e regolarizzazione di stipenti e versamenti contributi (circa un milione di euro alla scadenza del 16 settembre); la parte spettante a Campitelli sarebbe stata garantita con fidejussione di questi in favore di Iachini. Sul fronte stadio, l’originaria offerta di 1,1 milioni più quanto necessario per la ristrutturazione del fondo sintetico e per tribuna e distinti (altri circa 400mila euro) è stata ritenuta irricevibile da Cantagalli che per cedere la gestione dell’impianto ha chiesto 5 milioni di euro. Iachini ha proposto la separazione tra stadio commerciale (curva sud con i locali commerciali ancora oggi non locati e allo stato grezzo, oltre agli spazi affittati a Decathlon) e stadio ‘sportivo, con cessione del il primo a Cantagalli, del secondo alla Teramo calcio: per la parte da cedere alla società però Cantagalli ha chiesto 1,5 milioni che viene ritenuto prezzo fuori mercato da Iachini. L’imprenditore ha spiegato, non senza qualche cenno di commozione, come tenga al Teramo, "ma – ha detto sulla questione stadio – non è possibile accollarsi dei debiti e pagarli pure tanto".
La conferenza stampa di Luciano Campitelli. Anche il presidente Luciano Campitelli, nella sala stampa del Bonolis, ha voluto fare il punto della situazione (clicca qui per vedere la conferenza stampa) riepilogando i passaggi di questa trattativa che appena una decina di giorni fa sembrava già chiusa. Lo ha fatto non per polemizzare ma per ribadire intanto che lui non continuerà a far calcio come aveva già premesso e per invitare a "non farsi scappare l’imprenditore Franco Iachini, l’unico in questo momento a Teramo che ha la forza e i soldi per riportare il Teramo in Serie B". Confermando il suo sostegno all’imprenditore teramano se diventerà il ‘mio presidente’, Campitelli ha sollecitato Sabtino Cantagalli a farsi due conti e a trovare un punto d’incontro, invitando i tifosi a non emettere sentenze sommarie ma a far sentire la vicinanza a chi sta cercando adesso di salvare il Teramo dalla scomparsa. Ha pianto più volte il presidente del Teramo, ricordando anche gli insulti e i dissidi con la tifoseria, alla passione "che ho messo per una figlia: questa squadra l’ho presa dal fallimento, è una mia creatura non si può dire se l’amo o non l’amo, un pezzo di essa sarà sempre mia". Ma Campitelli ha anche alzato la voce contro la politica, segnatamente per aver partorito una convenzione per la gestione dello stadio che è stato sempre un vincolo che non gli ha permesso di fare prima grandi cose. Ha richiamato il sindaco, Gianguido D’Alberto, a fare presto qualcosa per tracciare la strada verso la soluzione di questa trattativa.